Pulizia ecosostenibile: verso un mondo migliore

La questione ambientale e la tutela di ciò che ci circonda hanno come presupposto l’approccio sistemico al problema. Sempre più settori del mondo aziendale stanno prendendo coscienza del loro impatto sull’ambiente e della necessità di adottare soluzioni ecosostenibili per il loro funzionamento.

Il settore delle pulizie deve affrontare la sfida dell’ecosostenibilità del proprio business senza rinunciare a igiene e salubrità dell’ambiente di lavoro. Una sfida che può essere raccolta anche grazie alla presenza di standard europei unificati che la riguardano: la certificazione Ecolabel setta gli standard per le aziende fornitrici di servizi a basso impatto ambientale.

La pulizia ecosostenibile è possibile: vediamo come si può riorganizzare un servizio di pulizia in un’ottica di tutela ambientale e le garanzie della certificazione Ecolabel

Pulizia ecosostenibile: prodotti e buone pratiche

Il problema più grande che si incontra nella coniugazione di servizio di pulizia efficace e impatto ambientale ridotto è la scelta dei prodotti. Gli standard igienico-sanitari imposti dalle norme di settore richiedono l’utilizzo di sostanze certificate, con precise certificazioni: virucidi, disinfettanti, detergenti devono tutti essere opportunamente classificati e riconosciuti per poter garantire una pulizia sicura.

Le aziende produttrici di prodotti per la pulizia stanno rispondendo alla rinnovata necessità di riduzione dell’impatto ambientali con prodotti più rispettosi dell’ambiente senza risparmiare sull’efficacia del prodotto. Prodotti chimicamente nocivi per l’ambiente sono, generalmente, nocivi anche per l’uomo, per cui una loro sostituzione con prodotti più ecosostenibili non può che giovare anche all’ambiente di lavoro.

Altra via di riduzione dell’impatto ambientale è l’adozione di pratiche di pulizia opportune. Sovraccaricare l’ambiente trattato con dosi eccessive di prodotto non è una soluzione vincente, così come è necessario adottare il metodo di pulizia meno impattante sull’ambiente. Tra le buone pratiche da mettere in campo per la pulizia degli ambienti di lavoro abbiamo:

dosaggio preciso dei componenti, ovvero adoperare le sostanze ambientalmente impattanti in quantità stabilite per norma

preferire tessuti e prodotti ad alta tecnologia riutilizzabili agli usa e getta, per ridurre il volume di rifiuti da smaltire

scegliere prodotti biodegradabili nel caso di smaltimento attraverso acque reflue

valutare opportunamente le necessità dell’ambiente trattato, in modo da garantire il servizio di pulizia precisamente necessario e non eccedere nei trattamenti

pianificare gli interventi di pulizia per ottimizzare i consumi di prodotti, energia elettrica e acqua reflua